La scienza delle Relazioni, Me + We = MWe

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Siamo tutti interconnessi. “Me” più” We” in inglese formano una nuova parola “MWe”. E in Italiano come si potrebbe chiamare l’unione di “Io” più “Noi”? 

 

 

La domanda, in apertura del suo intervento, è del Dr. Daniel Siegel, professore di psichiatria di fama internazionale alla University of California di Los Angeles, direttore del Mindsight Institute e autore di diversi libri. Si parla di identità e di Relazioni nel corso del prestigioso Congresso sull’Attaccamento e Trauma, del 25 settembre scorso a Roma, a cui ho partecipato.

 

Cosa significa MWe? Significa che in termini di identità, “io” non è separato da “noi”, ma sono profondamente legati l’un l’altro. Siegel è convinto che la connessione del "noi" sia un mezzo poco compreso, ma molto potente di trasformazione individuale e sociale, e che dovrebbe essere insegnato nelle scuole, nelle associazioni ed entrare addirittura in politica.

 

E’ una questione di integrazione che non significa però mescolanza. Integrare è mantenere gli elementi del nostro “io” differenziati da un “noi” ma allo stesso tempo collegati. Noi siamo davvero parte di un tutto interconnesso. Questa idea è quella discussa alla fine dell’ ultimo libro di Siegel, Brainstorm .  Al fine di sviluppare una identità e coltivare l'integrazione nella nostra vita, abbiamo bisogno di abbracciare e nutrire aspetti del nostro io interiore e dell’io interpersonale, e poi allacciarli con cura compassionevole. Dobbiamo spostare il pensiero che abbiamo del nostro senso del “sé” da sostantivo singolare a verbo al plurale.

 

Gli studi sono molto chiari: quando aiutiamo gli altri, tutti noi vinciamo . - Asserisce il Dr. Daniel Siegel - La compassione e la gioia empatica sono il risultato del MWe. E con questo modo di essere, tutti noi possiamo ricevere i benefici del vivere autenticamente e sviluppare la connessione con un senso più profondo e più ampio del sé.

 

Mentre MWe è facile da ricordare e la gente sembra di cogliere il potere di questa semplice parola, quale è la scienza che sta dietro una tale affermazione?

Siegel ha sviluppato un campo di studio che è diventato noto come Neurobiologia Interpersonale. Il cervello è un organo sociale e le nostre relazioni non sono un lusso, ma un nutriente essenziale per la nostra sopravvivenza.

 

Qual è la differenza tra la mente e il cervello?

Tutti più o meno sappiamo cos’è il cervello. Circa 1 chilo e mezzo di "massa ritorta di materia grigia e bianca" nella nostra testa "che serve per controllare e coordinare le azioni fisiche e mentali."

Definire la mente, invece, non è facile. Si può essere sorpresi di scoprire che non esiste un’univoca definizione della mente. La psichiatria, la salute mentale e le professioni mediche ne danno una loro illustrazione funzionale. È opinione comune che la "mente sia un’attività del cervello". Si presuppone che questa sia, dunque, solo una parte di essa. Altrettanto sorprendente è che una mente sana è comunemente considerata tale se non presenta sintomi di malattia mentale. Davvero così riduttivo? Possiamo darne una definizione migliore.

 

Siegel definisce la mente come un processo relazionale e auto-organizzante, capace di sviluppare intuizione, empatia e integrazione. L'integrazione è il collegamento di parti distinte, come ad esempio i lati di sinistra e destra del cervello. Integrare è abbracciare le differenze e coltivare una comunicazione compassionevole con gli altri. Esplorando la nostra vita mentale, siamo in grado di muoverci verso un flusso sano di integrazione, che crea armonia nella nostra vita. Quando non c’è integrazione le nostre vite si muovono nel caos o rigidità, piuttosto che in un flusso armonico di benessere.

 

Con il termine "Mindsight" (letteralmente visione della mente) Siegel descrive la capacità della mente umana di percepire sé e gli altri. La

mente può monitorare e modificare ciò che sta accadendo, ed influisce anche sul cervello. Ogni psicoterapia che funziona, funziona perché la relazione terapeutica cambia la struttura del cervello, e produce effetti benefici (Kandel 1999; Siegel, 1999).

Sul suo sito, Siegel scrive: Si tratta di una lente potente attraverso la quale siamo in grado di comprendere la nostra vita interiore con maggiore chiarezza, integrare il cervello e migliorare le nostre relazioni con gli altri. Mindsight è una sorta di attenzione focalizzata, che ci permette di vedere il funzionamento interno della nostra mente. Essa ci aiuta a uscire dal pilota automatico di comportamenti radicati e

risposte abituali. E ci permette di "nominare e dominare" le emozioni che stiamo vivendo, invece che essere sopraffatti da esse.

 

In sintesi: lo sviluppo della mente, a livello personale, può portare a un migliore funzionamento del cervello, ad una mente sana, creando le condizioni per una vita più felice con relazioni più soddisfacenti.

 

Siamo tutti in grado di sviluppare Mindsight attraverso pratiche di consapevolezza e mindfulness.

 

Come si può imparare a rafforzare la consapevolezza, dove va la nostra attenzione?

Ruota di Consapevolezza

Qui di seguito riporto una meditazione guidata di Daniel Siegel, sulla “Ruota di Consapevolezza” (tratta dal suo sito internet). In questa pratica, il mozzo (HUB) della ruota metaforicamente rappresenta la “consapevolezza”, ossia il sapere di essere consapevoli, mentre il cerchione (RIM) è relativo a tutto ciò

che è “conosciuto”.

Gli elementi “conosciuti” comprendono:

• Quello che sperimentiamo attraverso i cinque sensi del tatto, del gusto, dell’odorato, dell’ascolto e della vista

• Le sensazioni corporee che percepiamo.

• Ciò che notiamo delle nostre attività mentali, come sentimenti, pensieri o ricordi.

• Il nostro senso di connessione e relazione con le altre persone e con il pianeta.

 

Il potere di questo esercizio è quello di integrare la consapevolezza differenziando ciò che rappresenta il mondo esterno con l’interno ( HUB con RIM), e sistematicamente collegare questi vari elementi intenzionalmente con il movimento di un raggio (SPOKE) di attenzione. Questa consapevolezza permette di liberare la mente ed imparare a spostare l’attenzione da pensieri ricorrenti e stati d'animo di cui non siamo consapevoli, dal bordo esterno – il cerchione, verso uno spazio aperto di consapevolezza - il mozzo.

Praticare la Ruota della Consapevolezza può liberare la mente da modelli radicati di idee ed emozioni, e aiuta a sviluppare un senso più ampio di integrità e benessere.

 

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Meditazione- La ruota della Consapevolez
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In conclusione Siegel parla del potere dell’Intenzione. Abbiamo la capacità di scegliere intenzionalmente a cosa prestare attenzione, siamo in grado di lavorare per lo sviluppo e la promozione di un’ ulteriore comprensione verso noi stessi – per sviluppare saggezza, empatia e consapevolezza – e un' apertura e cura verso gli altri. Attraverso la parola d'ordine: Integrazione.

 

Tutti noi, partecipanti al Congresso, professionisti della salute mentale, educatori e insegnati, siamo invitati a usufruire di queste informazioni per promuovere il Mwe, un modo di essere più compassionevole, gentile, resiliente, emotivamente intelligente, e mentalmente sano.

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